Gente Salese

LA QUERCIA CADUTA

Non è una novità che dalle pagine di Gente Salese mi batto da tempo contro un “facile” abbattimento di alberi nel nostro territorio.

E oggi mi fa gioco il comunicato di “Possibile Salese” che denuncia come si stiano moltiplicando “le segnalazioni dei cittadini da Caselle a S.Maria di Sala, fino alle vie più periferiche: è un vero e proprio stillicidio di alberi tagliati, intere rive alberate che spariscono..

Gli alberi ‘pubblici’ e privati continuano a diminuire peggiorando il nostro deficit di assorbimento di anidride carbonica, ma non solo, gli alberi e le zone boscate di un territorio costituiscono le infrastrutture verdi che servono a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, fattore di resilienza fondametale per le zone urbanizzate, dalla salute pubblica al miglioramento del microclima esplicando le funzioni di depurazione dell’acqua, dell’aria, rigenerazione del suolo, di rifugio per la vita animale e di tutela della biodiversità.

Il nostro territorio non può sopportare ulteriore perdita di alberi, è per questo che Possibile Salese chiede all’Amministrazione un regolamento comunale che stabilisca dei criteri di protezione degli alberi in conformità ai principi sanciti dall’art. 9 della Costituzione, in quanto rappresentano un bene da tutelare e conservare sia per il benessere delle persone che per la salvaguardia dell’ambiente presente e futuro.

Oltre ad avere un importante valore estetico-paesaggistico. Un regolamento ad hoc la cui efficacia sia applicabile in sede di programmazione urbanistica e di ordinaria attività di manutenzione.

Ne più ne meno dei regolamenti vigenti nei comuni limitrofi, col relativo censimento degli alberi in ambito urbano che non è mai stato implementato. E’ giunta l’ora che S.Maria di Sala colmi questo ritardo normativo prima di vedere il territorio impoverirsi ulteriormente col rischio di un peggioramento anche qualitativo delle condizioni di vita dei cittadini”.

Dov’era l’ombra, or sè la quercia spande
morta, nè più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!

Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!

Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell’aria, un pianto… d’una capinera

che cerca il nido che non troverà.

Giovanni Pascoli