Gente Salese

DEMETRIO MIRCOVICH! CHI ERA COSTUI? UN NOSTRO ANTENATO DA CONOSCERE

Sabato 13 aprile 2019  alle ore 10.30 presso la sala “Sandro Pertini” Maria Pia Polo presenterà il suo nuovo libro: “ VITA PUBBLICA E PRIVATA DI DEMETRIO MIRCOVICH”

Maria Pia Polo ha già pubblicato nel 1989, assieme a Riccardo Abati “Le Acque del Muson”.  Un volumetto scritto dalla “Maestra” di Sala e da un insegnante che “si legge come un romanzo, ricavandone però tutte le informazioni del saggio storico. Si tratta quindi di un raro esempio di vera divulgazione scientifica”.

Ora Maria Pia Polo ha voluto cimentarsi nella fatica -e di vera e propria fatica e pazienza da amanuense certosino si è trattato- di trascrivere dal diario di Demetrio Mircovich  (conservato nell’archivio storico comunale) le memori della sua vita, scritte con calligrafia minuta e ordinata durante un periodo di detenzione ai “Piombi” di Venezia.

Ma chi era Demetrio Mircovich? Era un commerciante, uomo d’affari che il 16 ottobre 1807 acquista dai procuratori legali dei Farsetti la Villa e la tenuta di Sala per 68 mila ducati.

Era nato il 15 aprile 1775 a Castelnuovo Bocche di Cattaro, territorio veneziano (attuale Montenegro). E’, quindi, cittadino della Serenissima Repubblica che si arrenderà a Napoleone il 12 maggio del 1797. Nel febbraio del 1791 lo troviamo a Trieste e quindi a Venezia  dove si mette in commercio divenendo “procuratore delle vettovaglie” fornendo foraggi e viveri alla armata francese in Dalmazia ed Albania; servizi che e non disdegnerà di fornire in seguito anche all’esercito austro-ungarico insediatosi nel Lombardo-Veneto.

Il 26 marzo 1806 sposa la vedova Agnese Burovich. L’11 ottobre 1818 viene rinchiuso nelle carceri di Venezia per ordine del Governatore, Conte di Goess, dove scrive le memorie.

Memorie di una vita movimentata, ricche di episodi ed aneddoti di vita quotidiana, di avventure commerciali e sentimentali  vissute negli anni delle guerre napoleoniche e della caduta della secolare Repubblica Serenissima. Non mancano i riferimenti alle vicende del contado e della chiesa di Sala, spogliata come quasi tutte dai francesi il 10 luglio 1797.

Muore a Santa Maria di sala il primo ottobre -o il 30 settembre – del 1837.

Per gli appassionati di storia locale e per chi vuole conoscere un pochino di più il posto in cui vive questo è un appuntamento da non perdere. Ingresso libero.