Gente Salese

L’ESTATE DI SAN MARTINO, ULTIMA ILLUSIONE DI COLORE E DI VITA

Oggi è la festa di San Martino, il cavaliere romano che, secondo la leggenda che tutti conosciamo, prima di diventare cristiano e poi Vescovo di Tours diede la metà del suo mantello ad un povero. E per questa sua generosità venne premiato da Dio con qualche giorno di bel tempo e tepore fuori stagione.

E’ un Santo molto popolare sia per la leggenda che per le molte tradizioni che alla sua festa sono legate come anche evocate dalla celeberrima poesia del Carducci: “San Martino”. 

L’estate di San Martino è il nome con cui viene indicato un  periodo in cui, dopo il primo freddo autunnale, godiamo di qualche giorno di bel tempo e relativo tepore. Con la sua visione pessimistica  sulla precarietà della vita G.Pascoli nella poesia “Novembre” chiamerà, invece, questo fenomeno meteorologico: “L’estata feredda dei morti”.

“L’estate de San Martin dura tre giorni e un pochetin”

Fare San Martin. Da San Martino si concludeva l’annata agraria e venivano stipulati  i nuovi contratti agrari annuali di bracciantato e mezzadria; da qui deriva il detto “fare San Martin”, cioè traslocare da un podere ad un altro quando il contratto veniva stipulato con un nuovo possidente.

Vino Novo. Tradizionalmente, durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino  nuovo (oggi si chiama “Novello”) da gustare con le castagne e l’oca arrosto.

 “A San Martin casca le foie e se spina el bon vin” e ”da San Martin el mosto diventa vin”

Inoltre, il 12 Novembre iniziava il periodo di digiuno che precede il Natale, quindi San Martino nel mondo contadino si festeggiava come una specie di capodanno con una grande mangiata! Da qui il detto popolare:

“Oca castagne e vin per festegiare San Martin”

Dolce di San Martino. A Venezia, poi estesa a tutta la provincia, nasce la tradizione di festeggiare San Martino con un dolce particolare che rappresenta il Santo a cavallo con la sua spada; nelle pasticcerie veneziane e della provincia, lo si può trovare in tutte le glasse possibili, ricoperto di cioccolato fondente o al latte con sopra cioccolatini, zuccherini,caramelle  ecc.

Oggi ricordatevi di portare a casa il “San Martin” lo trovate in tutte le pasticcerie e panifici dei nostri paesi. E’ è una bella tradizione da non perdere.