Gente Salese

L’E-BIKE CONFERMA S.MARIA DI SALA CAPITALE DELLE DUE RUOTE

Dopo i suoi storici campioni e la tappa del giro, il nostro Comune si arricchisce di una nuova realtà: quella delle bici elettriche, con corretta terminologia: E-BIKE. È stato infatti inaugurato nei giorni scorsi un nuovo modernissimo stabilimento della Fantic Motor in via Noalese a Santa Maria di Sala. Lo stabilimento di 4000 metri quadri sarà interamente dedicato alla produzione di e-bike. Fantic Motor si attesta così ad una capacità produttiva pari a circa 50 mila biciclette all’anno.

Questa nuova sede di Santa Maria di Sala si aggiunge ai due stabilimenti già esistenti a Quinto di Treviso e a Santa Maria di Sala, e al sito produttivo della Motori Minarelli di Calderara di Reno (BO) rilevato da Yamaha Motor Europe a fine 2020.

Di primo acchito il marchio ci riporta al “Caballero”, storica moto degli anni 60. La casa produttrice di moto, ora di proprietà della rete di imprenditori VeNetWork, sta vivendo una fase di forte espansione con il fatturato passato dagli 800 mila euro del 2014 ai 47 milioni del 2020, cifra che secondo i programmi dell’azienda è destinata triplicare al termine del 2021. La proprietà ha puntato al rilancio dello storico marchio in chiave di sostenibilità eco ambientale con prodotti green: dal Caballero elettrico alle e-bike ai monopattini.

Le finalità della bicicletta a pedalata assistita sono molteplici. Un obiettivo, però, è condiviso da tutte le e-bike indipendentemente dalla destinazione d’uso: ridurre la fatica. Un risultato che può giovare tanto a coloro che si recano al lavoro pedalando quanto a chi vede la bici come un mezzo per il turismo o, in genere, per lo svago nel tempo libero. L’aiuto elettrico consente infatti di percorrere più chilometri e di raggiungere luoghi altrimenti di difficile accesso.

Sia per lavoro che per svago, la e-bike è per tutti, anziani, giovani, allenati o neofiti. Tutti possono trovare nella bicicletta a pedalata assistita un mezzo di trasporto e di svago ideale.

Chi ha poco tempo per allenarsi, oppure soffre di patologie incompatibili con gli sforzi intensi, non è più costretto a rinunciare al piacere del viaggio o di un semplice spostamento. L’assistenza elettrica è impiegata con successo anche nelle hand bike, aiutando le persone con disabilità a condividere l’attività sportiva, e nelle pratiche riabilitative dopo gli infortuni, per non parlare degli operatori turistici che sempre più spesso includono il noleggio dei modelli a pedalata assistita nelle offerte ricreative. grazie alle e-bike il contatto con la natura non è mai stato tanto facile e piacevole.

L’attività sportiva o il semplice movimento, secondo autorevoli studi scientifici, possono essere messi tranquillamente alla stessa famiglia di un farmaco fondamentale per la salute. Un buon motivo quindi per lasciare l’auto parcheggiata e salire in sella alla bici per andare al lavoro, facendo così un po’ di sano movimento e, seppure in minima parte, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Attenti però al fenomeno negativo o meglio la doppia “faccia” del mezzo perchè alcune e-bike, già presenti sul mercato, possono diventare “fuorilegge”.

La bici, infatti, non può superare i 25km/h. pur con il supporto dell’assistenza; invece spesso si trovano biker con questi mezzi e velocità dai 50/ anche 60 e più km/h, come un vero e proprio ciclomotore, ecco allora che in questi casi il mezzo diventa “fuorilegge” (vedi la mancanza del casco obbligatorio, della targa, e in diversi casi delle luci direzionali e lo stop); in caso di incidente quindi potremmo davvero trovarci nei guai con sorprese amministrative e l’esclusione assicurativa. Fra i più ”fanatici” assistiamo quasi ad una gara alla ricerca continua di aumento della velocità.

La Federazione stessa, nella stagione appena conclusa ha organizzato un vero e proprio campionato per e-bike, dove il valore atletico non cambia di molto, ma l’immagine rimane di un ciclomotore, quindi non più ciclismo pedalato. Stiamo vivendo una radicale e rapida trasformazione verso un nuovo futuro delle due ruote e il nostro Comune ne sta già facendo parte ed a pieno titolo può vantare quel titolo di “Capitale del ciclismo lagunare” che molti già gli riconoscono.

Luciano Martellozzo per Gente Salese