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DOPPIETTA AZZURRA NELL’INSEGUIMENTO CON PIPPO GANNA E MILAN, NEGLI ARCHIVI DELLA STORIA DEL CICLISMO

Solo un’altra volta, a Parigi nel ’47, c’era stata una finale tutta azzurra, vinse Fausto Coppi sul “nostro” Toni Bevilacqua, con una lunga storia dietro le quinte, che racconteremo su Gente Salese, con il ricordo  del cav. Carraro e la foto dei due dopo l’arrivo. Vi assicuro una bella storia dove il favorito era il nostro Tony.

Record dell’ora, titoli mondiali dalla pista, spunta Viviani nell’Omnium, qualche giorno prima l’inseguimento vede due azzurri in finale, Ganna e Milan.
Una cosa insolita se non sbirciando tra gli archivi del ciclismo Italiano, solo nel 1947 altri due azzurri si trovano in finale nell’inseguimento, uno era Coppi, l’altro il Salese Bevilacqua, la finale si svolgeva al Parco dei Principi a Parigi, il più quotato e osannato dai Francesi era sicuramente Tony, i tempi erano nettamente a favore del nostro atleta, ma il titolo lo conquista l’airone di Castellania.

Ecco allora il vulcanico cav. Carraro a raccontarci la sua versione vissuta in prima persona : “Toni lo poteva battere tranquillamente, forse una casualità, a casa sua le cose non “giravano” bene, rimane uno dei tanti dubbi sul risultato, gli stessi Francesi il giorno successivo lo accolsero lanciandogli pomodori, come a dire: hai fatto vincere Coppi”.

Tra gli aneddoti che il cav. Carraro ricorda, una battuta tra i due dopo il finale, lo stesso Coppi disse a Toni: “oggi sei andato troppo piano, la risposta di Toni fu determinante “un mondiale non si vende” parole dure che ancora oggi hanno del mistero”.

Carraro si morde la lingua e i discorsi si fanno impegnativi, ci ridiamo su, è passato del tempo, ma per gli storici del ciclismo i dubbi rimangono.

Bevilacqua comunque non si fermò e negli anni successivi nel 50/51 conquistò l’iride, la stessa maglia del 50 ora si trova nella bacheca Comunale, nello stesso anno viene ricevuto dalla regina madre d’Inghilterra.

Poi i discorsi divagano sul passato, rimane comunque una bella storia da raccontare per un nostro campione.

Luciano Martellozzo per Gente Salese