Gente Salese

UN RICORDO DI ALFREDO SABBADIN, GRANDE GLORIA DEL CICLISMO SALESE

Santa Maria di Sala, terra di campioni del ciclismo, che stanno tornando alla memoria anche a seguito dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia del 30 maggio 2019. Oggi Vogliamo ricordare la figura di Alfredo Sabbadin, protagonista, col fratello Arturo, del ciclismo italiano degli anni ‘50.

Alfredo Sabbadin nato a Caltana di Santa Maria di Sala, il 20 gennaio 1936 , deceduto a Noale il 26 marzo 2016. Ciclista su strada, professionista dal 1957 al 1965, vinse un Giro del Piemonte e tre tappe al Giro d’Italia.

Nel novembre del 2015 Alfredo Sabbadin, ottantenne, cadde in casa riportando la frattura di un femore, proprio alla vigilia dell’annuale raduno delle Vecchie Glorie del Ciclismo triveneto, al quale non mancava mai. Quell’anno però mancherà all’appuntamento perché da quella caduta, Alfredo non si riprese più. Se ne andò la notte di Pasqua lasciando nel dolore la moglie Maria Colombo, i tre figli e due fratelli oltre a numerosi amici ed estimatori sportivi. Già una promessa del ciclismo fin dalle categorie giovanili, Alfredo aveva corso da allievo col team trevigiano Bilance Berkel presieduto da Rudi Barbazza, per poi vestire da dilettante i colori della Bustese. Passato al professionismo nel 1957 Alfredo corre per la San Pellegrino, nel 1958 indossa i colori della Asborno, per passare l’anno successivo all’Atala. Nel 1960-61 viene ingaggiato dalla Philco per passare nel 1962 alla Gazzola, e poi concludere la carriera nel 1965 con i colori della Vittadello.

 Nel 1957, suo anno di esordio, fu diretto rivale di Ercole Baldini nella conquista della maglia tricolore, che Alfredo Sabbadin non vinse mai, ma che conquistò il fratello minore Arturo, nel 1961.

La squadra azzurra con Sabbadin

Il palmarès di Alfredo conta ben quindici vittorie da professionista: nel 1957 al giro di Sicilia si aggiudicò la tappa di Enna, poi la 16° tappa (di Varese) al Giro d’Italia, vinse il Giro di Toscana e il Giro Ticino; nel 1958 si aggiudicò il Giro di Campania, il Gp Ciclomotoristico, la 5° tappa (di Mondovì) del Giro d’Italia ed il Circuito Maggiora; nel1959 vinse la 20°tappa del Giro d’Italia (Torino Saint-Vincent), ed ancora il il Circuito Maggiora e ad Alte Ceccato. Nel 1960 vinse la tappa di Roma del Gp Ciclomotoristico, il Giro del Piemonte, il Trofeo Longines a cronometro a squadre e il Gp Industria e Commercio. Nel 1962 si aggiudicò Coppa Sabatini precedendo Ercole Baldini. Ha indossando la maglia azzurra nei campionati del mondo del 57 e 58.


A quattro anni dalla scomparsa, il ciclismo tutto e in particolar modo quello Salese ricorda Alfredo Sabbadin, come un’atleta dal carattere difficile, ribelle che gli ha condizionato una carriera che avrebbe potuto dargli molte più soddisfazioni e questo gli viene riconosciuto da quanti lo hanno conosciuto nella sua attività agonistica. Rimane il ricordo di un grande atleta ed un grande uomo dal carattere forte e leale.

Luciano Martellozzo

Nella foto di testa la prima pagina del Corriere dello Sport del 21 giugno 1957